Il giovane sprinter bolzanino si è laureato Campione Italiano juniores su pista nella rassegna nazionale al velodromo di Noto, Siracusa, nelle specialità di Keirin e Chilometro da fermo

La Campana Imballaggi Geo&Tex Trentino può coccolarsi il suo campione italiano. Mattia Predomo, infatti, si è confermato una volta di più uno sprinter su pista dal talento cristallino, conquistando il titolo nazionale juniores al velodromo di Noto (Siracusa) in due diverse specialità, il Keirin e il Chilometro da fermo.

Accompagnato da Michele Corrocher, valido direttore sportivo con grande esperienza nel settore pista, il bolzanino classe 2004 si è prima imposto nel Keirin, stravincendo lo sprint a 6 corridori, e poi anche il Chilometro da fermo, disciplina in cui si cimentava per la prima volta. Predomo ha chiuso la sua prova in 1.06.902, anticipando di più di un secondo e mezzo il secondo classificato.

La nota stonata arriva invece dalla prova di Velocità, in cui il talentuoso bolzanino è incappato in una squalifica per aver toccato la fascia azzurra dell’interno pista. Un vero peccato, perché, tempi alla mano, Predomo avrebbe potuto vincere anche in quella specialità a mani basse.

“Sono contento di come sono andati questi Campionati Italiani – ha detto Mattia Predomo, al quarto titolo italiano su pista nella sua giovane carriera -. In particolare, sono soddisfatto di come ho interpretato la prova del Chilometro da fermo, visto che era la prima volta che ci provavo. La vittoria certifica che in questa disciplina potrei avere qualcosa da dire anche prossimamente. Mi dispiace, invece, per la squalifica in Velocità, perché sappiamo come sarebbe potuta andare. Non mi resta che accettare la decisione dei giudici”.

“Predomo è un bel talento, sta crescendo anno dopo anno e sono orgoglioso della passione ed intensità che mette ogni giorno negli allenamenti – ha invece detto Alessandro Coden, General Manager della Campana Imballaggi Geo&Tex Trentino -. Le vittorie avrebbero potuto essere tre e sono profondamento infastidito dalla decisione del giudice di squalificarlo, perché in altre occasioni identiche non è stato usato lo stesso criterio di scelta. Un vero peccato, ma questo ci darà ancora più motivazione in vista dei prossimi appuntamenti. Europei e Mondiali sono obiettivi concreti”.

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