Il 17enne junior della Campana Imballaggi Geo&Tex Trentino ha messo in mostra tutto il suo talento con la maglia della Nazionale nelle gare internazionali tedesche, vincendo a mani basse sia la Velocità che il Keirin

Le prime gare internazionali in Germania hanno confermato che l’Italia ha tra le sue fila uno degli sprinter su pista più talentuosi per il futuro. Mattia Predomo, junior bolzanino di Bronzolo, classe 2004, si è preso la scena negli appuntamenti di Francoforte e Cottbus con la maglia della Nazionale Italiana, dominando sia la Velocità che il Keirin e lasciando trasparire una potenza e scaltrezza che non possono passare inosservati.

Già l’anno scorso, al primo anno da junior, aveva dato sfoggio alle sue abilità, laureandosi campione italiano di categoria nella Velocità e conquistando la medaglia di bronzo ai Mondiali de Il Cairo, in Egitto, nella stessa specialità. Quest’anno si è già posto diversi obiettivi: i Campionati Italiani di Noto, Siracusa (14-16 giugno), i Campionati Europei di Anadia, Portogallo (14-19 luglio) e i Campionati del Mondo di Tel Aviv, Israele (16-20 agosto).

“Le gare in Germania mi hanno confermato che sono sulla buona strada, anche perché tanti dei rivali che ho affrontato lì saranno gli avversari che avrò a Europei e Mondiali – spiega Predomo -. Ognuno ha il suo percorso di avvicinamento, tanti non sono sicuramente ancora al meglio, ma non mi aspettavo di vincere così nettamente. La Velocità è quella che mi piace leggermente di più, perché il Keirin è più un terno al lotto e può succedere di tutto, ma dipende molto dalle circostanze”.

Predomo è tesserato con la Campana Imballaggi Geo&Tex Trentino, che tra le sue fila può contare anche su un altro sprinter di sicuro talento, bolzanino a sua volta, Matteo Bianchi, classe 2001, che a Cottbus lo scorso weekend ha vinto il chilometro da fermo. Due volte a settimana Matteo e Mattia prendono la macchina e vanno al Velodromo di Montichiari (poco meno di due ore di strada) per fare allenamenti specifici, mentre nel resto della settimana si allenano in palestra o su strada. “Se mi sono appassionato alla pista e agli sprint è grazie a Matteo, lo conosco da quando sono nato – continua Predomo, che frequenta la 4a superiore al Liceo Pascoli di Bolzano -. Non è una cosa banale che una squadra incentrata sulla strada come la Campana Imballaggi Geo&Tex Trentino abbia deciso di puntare su due pistard come noi, per giunta sprinter, e per questo devo ringraziare i direttori sportivi Alessandro Coden e Mattia Ress per la fiducia e il supporto che mi danno quotidianamente”.

Il movimento ciclistico su pista azzurro ha vissuto in questi ultimi anni una crescita importante, culminata nei successi olimpici del quartetto e di Elia Viviani. Il settore della velocità, però, è rimasto sempre un po’ ai margini dei progetti federali: “Con l’arrivo di Ivan Quaranta nello staff tecnico, però, abbiamo fatto un passo in avanti – spiega ancora il giovane bolzanino -. Basti pensare che gare internazionali come quelle che abbiamo fatto a Francoforte e Cottbus l’anno scorso non le facevamo. C’erano solo i campionati italiani, europei e mondiali, senza nessuna gara di preparazione nel mezzo. Abbiamo fatto uno step in avanti, ce ne sono altri da fare, ma siamo sulla strada giusta”.

Predomo potrebbe quindi essere una figura trainante per la velocità azzurra: “Se sono talentuoso? Così dicono… Ma non voglio fare proclami perché portano sfortuna, tantomeno pormi obiettivi specifici a breve o lungo termine. Devo solo continuare a lavorare, poi ciò che ne uscirà lo vedremo”.

1 commento su “Intervista a Mattia Predomo, il futuro italiano della velocità su pista”

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