Il veronese torna alla vittoria e regala alla formazione Elite/U23 della Campana Imballaggi Geo&Tex Trentino la prima vittoria stagionale, al termine di una corsa caratterizzata dal vento e decisa da una volata ristretta

 

La cercava lui e la cercava la squadra. Michael Minali, figlio del grande Nicola e fratello di Riccardo, ha vinto l’86° Trofeo Bottecchia, si è sbloccato, e ha regalato alla formazione Elite/U23 della Campana Imballaggi Geo&Tex Trentino il primo successo di questo 2022, dopo una prima parte di stagione dove, in termini di risultati, non si era riusciti a raccogliere quanto desiderato.

Coadiuvato dai compagni Daniel Cassol, Mattia Corrocher, Matteo Sperandio e Edoardo Tagliapietra, e guidato in ammiraglia per l’occasione da Michele Corrocher, Minali si è reso protagonista di una corsa offensiva fin dai primi chilometri, dimostrando di avere un’ottima condizione e, soprattutto, una voglia matta di vincere.

Nel percorso allestito nei dintorni di Fossalta di Piave (Venezia), caratterizzato da più circuiti e lungo in totale 162,9 km, il figlio e fratello d’arte è stato bravo ad inserirsi nel tentativo di dieci corridori, partito circa a metà gara e giunto all’arrivo, grazie al prezioso supporto dei suoi compagni, che fin dall’inizio hanno rinunciato alle ambizioni personali per permettere al veronese classe 1999 di giocarsi le proprie carte. Alla fine, Minali è arrivato a giocarsi la volata ristretta, vinta nettamente davanti ad Alessio Acco (Zalf) e Marco Cao (Trevigiani).

“La gara è stata caratterizzata dal vento e sapevo che per vincere avrei dovuto inserirmi nella fuga giusta – ha detto Minali -. L’ho fatto e nel finale ho chiuso tutti i tentativi di anticipo dei miei compagni d’avventura, sapevo di essere il più veloce e per questo avrebbero fatto di tutto per staccarmi. Alla fine ero al limite, ma ho stretto i denti e quando siamo entrati nell’ultimo chilometro sapevo di avere il successo in pugno. Sono felicissimo, per me e per la squadra, non vincevo da parecchio tempo ed è bello tornare ad avere queste sensazioni. Adesso cercherò di non fermarmi”.

“Una vittoria che fa bene a tutta la squadra – ha invece affermato il team manager del team, Alessandro Coden -. Michael era uscito molto bene dal Giro del Veneto, doveva solo convincersi di poter vincere e lo ha fatto. Queste sono le sue gare, i suoi percorsi, e quando ci sono volate ristrette come queste diventa davvero difficile batterlo. Abbiamo dato un segnale, nel giro di pochi giorni ci siamo sbloccati prima con gli junior e poi con gli U23/Elite. Dobbiamo continuare su questa strada”.

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